Salute e benessere psicofisico 11 Aprile 2017

Quando e come esporre i bambini al sole

Quando e come esporre i bambini al sole
I Consigli

Con l'arrivo della bella stagione, il sole diventa sempre più intenso e i nostri bambini sono esposti ai raggi solari: come e quando esporli?

Innanzitutto stabiliamo che i bimbi sono certamente i più vulnerabili degli adulti: la loro epidermide, delicata e sensibile, tollera meno l'aggressione dei raggi ultravioletti. Fino a 12 mesi i neonati non vanno esposti direttamente alla luce solare se non per poco tempo e ben coperti: usate dalla crema solare al cappelino, alla maglietta per aiutarli a ripararsi dalle radiazioni

La luce solare ha diversi effetti positivi…

  • stimolare la produzione di vitamina D per contrastare il rachitismo infantile.
  • stimolare la produzione di melanina, che favorisce lo scurirsi della pelle e quindi funziona da filtro aggiuntivo
  • miglioramento di alcune dermatosi quali vitiligine e psoriasi

… ed effetti negativi comuni

  • Irritazione o eritema: controllare il bambino soprattutto al cambio di pannolino per verificare la presenza di bollicine o arrossamenti della pelle
  • Scottature che, oltre a provocare dolore, nel tempo possono produrre effetti ancor più nocivi
  • Congiuntivite, a causa della prolungata esposizione alla luce solare

Quando esporre i bambini al sole? Gli errori più comuni e i consigli migliori

  • I raggi solari sono composti da radiazioni UVA – corte e lunghe- e UVB; i primi - responsabili dell'invecchiamento precoce - sono presenti durante tutto l'arco della giornata, i secondi, responsabili delle scottature, sono presenti soprattutto dalle 10 alle 16:00. Quindi l'attenzione va tenuta alta durante tutto il giorno. 
  • Applicare la “regola dell'ombra”: se si è in un momento della giornata in cui l'ombra è più corta della propria altezza è meglio non esporsi.
  • Esposizione cauta nei primi giorni, a partire da 15 minuti di esposizione diretta, per poi aumentare lentamente i minuti di  esposizione. 
  • Attenti alle giornate nuvolose, i raggi UVA penetrano ugualmente e possono provocare problemi alla pelle col tempo
  • Attenti al sole in quota: nonostante la temperatura fresca, può ustionare la pelle peggio del solare di mare, perché sono presenti meno filtri solari. 

Quali creme scegliere 

Per scegliere le creme più adatte ai bambini, in linea generale meglio optare per:

  • Creme con pochi filtri chimici, dannosi per la pelle una volta assorbiti
  • Creme con protezione sia da raggi UVA che UVB
  • Creme con fattore di protezione alto, superiore a 20 fino a 50
  • Meglio la crema dello spray: la crema è meno volatile e se ne usa una quantità maggiore, mantenendo la pelle protetta per più tempo
  • Resistente all'acqua e al sudore: impermeabile resiste fino a 80 minuti di immersione, idrorepellente fino a 40
  • Attenzione alla scadenza, una volta aperte le confezioni è necessario seguire le indicazioni sui tempi di utilizzo. Un prodotto scaduto perde le sue caratteristiche chimiche e rischia di non essere protettivo. 

Differenza tra crema, latte e olio

La crema risulta più viscosa, se ne utilizza in quantità maggiori e per questo si mantiene stabile per più tempo. Il latte ha una consistenza più leggera, è maggiormente ricco d'acqua, viene usato come protezione e lenitivo della pelle, ma per i bambini sono consigliati le creme, al massimo il latte come doposole. Gli olii sono sconsigliati perché poveri di protezione e favoriscono l'assorbimento della luce. 

Cosa fare se il bambino si ustiona

Se il bambino presenta: 

  • un leggero arrossamento, si può procedere con una crema doposole e reidratando il bambino con abbondante acqua
  • un arrossamento intenso, dolore e pustole d'acqua, bisogna raffreddare il bambino con impacchi freddi e contattare il medico, infatti se le bollicine si rompono possono essere infettive.
  • Mal di testa, spossatezza, vomito o febbre: contattare subito il medico, la condizione del bambino potrebbe essere più seria di quanto si immagini. 

In ogni caso, il sole preso in eccesso potrebbe causare danni in seguito, visibili con macchie e presenza di nei superiore al solito, e con una sensibilità maggiore alle radiazioni(insorgenza di eritemi alla prima esposizione).

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Articolo pubblicato da Redazione

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