Gravidanza e primi mesi

Svezzamento

Lo svezzamento rappresenta una tappa fondamentale per la crescita del bambino: il piccolo introduce i primi cibi solidi perché inizia ad avere l’esigenza di introdurre minerali che favoriscono lo sviluppo psicomotorio.

Svezzamento 4-6 mesi
Secondo gli esperti bisogna introdurre i cibi semi-solidi dalla 17a settimana e non oltre la 26a, per rendere l’organismo sensibile a possibili allergie o intolleranze. Cominciate con introdurre della frutta omogeneizzata dal sapore dolce, come la mela o la pera, e la crema di riso.

Svezzamento 6-10 mesi
Dal 6° mese il piccolo inizierà a sperimentare nuovi sapori e a sviluppare la capacità di riconoscere i cibi che più o meno gradisce.
Nella dieta frutta e verdura sono indispensabili per l’apporto di vitamine, fibre e minerali, ma anche il latte materno continua ad essere fondamentale per la crescita del bebè. Secondo gli specialisti è consigliabile non introdurre il latte vaccino prima del 12° mese, in quanto troppo ricco di proteine e povero di ferro.  Via libera dunque agli omogeneizzati di carne e formaggio e alle pappe complete.

Consigli per lo svezzamento: cosa non dare da mangiare al bebè


Il Ministero della Salute consiglia di non esagerare durante la fase dello svezzamento con cibi salati o contenenti troppo zucchero. Fare assumere al bambino cibi troppo salati fino ai 12 mesi di vita, significherebbe favorire lo sviluppo di ipertensione; stesso discorso vale per lo zucchero. Il consiglio è di abituare quanto più possibile il piccino al sapore naturale degli alimenti.

Occhio anche al miele: questi infatti non va introdotto al di sotto del primo anno di vita, perché potrebbe contenere il botulino, un batterio molto pericoloso.

Falsi miti da sfatare sull’alimentazione del bambino
Saranno tanti i consigli giusti o sbagliati che voi mamme riceverete relativamente all’alimentazione del vostro bambino. Ecco qualche falso mito da sfatare.

“Se non metti il grana nella pappa, le ossa del bambino non assumono calcio”:
parmigiano e formaggi fusi, compresi i formaggini, ricchi di conservanti e coloranti, non vanno introdotti nella pappa.

“Cucinare un bel passato di verdura perché fa bene al piccolo”:
nel primo anno di vita le fibre non devono essere assunte in grandi quantità, perché potrebbero provocare irritazione alla mucosa intestinale, ancora in fase di formazione.

“Se il bambino è agitato, è utile fargli una camomilla la sera”:
la camomilla non ha alcuna azione rilassante, se non quella di favorire la digestione e, quindi, il sonno. Per conciliare il sonno è preferibile preparare una tisana di tiglio e melissa; per la digestione, optare per i semi di finocchio con una piccola radice di liquirizia.