Salute e benessere psicofisico 14 Marzo 2019

Co-sleeping: dormire nel lettone, pro e contro

Co-sleeping: dormire nel lettone, pro e contro

Molti genitori lo praticano, altri lo evitano. Ecco i pro e i contro del co-sleeping

In tempi passati, non tutti potevano permettersi abitazioni con più camere e dividere il letto con i figli era una scelta obbligata. Oggi, soprattutto nelle società occidentali, molti genitori nascondono di praticare il co-sleeping o il bed-sharing, perché temono il giudizio di quanti affermano di viziare i bambini.

Come in tante cose, non esiste una verità assoluta. Non esiste un modello di comportamento genitoriale che sia universale e questo include anche la scelta di condividere o meno il letto con il proprio piccolo.  Esistono però delle regole generali per la nanna sicura:

  1. Che sia in culla o nel lettone con mamma e papà, nei primi mesi di vita il neonato deve essere posizionato sulla schiena (non a pancia in giù, né di fianco)
  2. La temperatura ideale nella stanza deve essere intorno a 18-20 °C. Evitare le coperte troppo pesanti ed i cuscini
  3. Mai usare materassi ad acqua
  4. Mai fumare nella stanza dove dormirà il bambino (anzi, mai fumare!)

Il co-sleeping è sicuro?

Anche in questo caso, è necessario mettere in pratica tutto ciò che contribuisce alla sicurezza del bambino. Se da un lato la pratica della condivisione del lettone può rivelarsi un’esperienza gratificante per tutti, d’altra parte non deve essere realizzata con superficialità.

Il co-sleeping può aiutare la mamma a prolungare l’allattamento al seno perché presuppone una risposta più rapida alle esigenze di fame del piccolo e consente ad entrambi di beneficiare di una straordinaria stimolazione dei sensi: il profumo, il battito del cuore, il respiro, il calore dei corpi vicini può aiutare a ritrovare un senso di pace e relax, favorendo un sonno meno disturbato ed il bonding.

D’altra parte, però, bisogna mantenersi vigili ed attente: se avete timore di riaddormentarvi mentre il bambino succhia il latte, allora evitate e preferite un metodo di allattamento che vi tenga sveglie fino a quando il bimbo non si sia saziato ed allontanato dal capezzolo.

Un altro aspetto importante da tenere a mente è che i letti per adulti non sono stati progettati per garantire la sicurezza dei bambini e che la scelta di praticare il co-sleeping deve essere ugualmente accettata e condivisa da entrambi i genitori, perché sia la mamma che il papà sono parimenti responsabili della sicurezza dei propri figli. Questo significa che se la mamma, durante la notte, decide di portare il bimbo nel lettone, deve informarne il papà.

In caso di obesità o di sonno molto profondo, o se solo avete la sensazione e la paura di non sentire il vostro bimbo al risveglio nel cuore della notte, evitate il co-sleeping. In questo caso, preferite l’alternativa del room-sharing: il modo migliore è quello di posizionare la culla al fianco del letto matrimoniale, magari dal lato della madre, oppure usare un side-bed, una culla provvista di un’apertura laterale che si aggancia al letto dei genitori. In questo modo sia il bambino che i genitori dormiranno più comodi e sicuri.

Infine, se portate i capelli molto lunghi, legateli prima di andare a dormire per evitare che diano fastidio o che possano essere una fonte di pericolo per il bambino.

Co-sleeping e SIDS

La SIDS è l’evento della morte in culla del lattante. Le cause sono ancora sconosciute ma la prevenzione della SIDS si pone come un’assoluta priorità di salute pubblica. Il Ministero della Salute invita a prestare attenzione alla condivisione del letto con i bambini nei primi mesi di vita.

Sebbene questo possa essere un argomento spiacevole e scomodo da affrontare, mamme e papà dovrebbero riflettere prima di fare la scelta di dormire e condividere il letto con il bambino, apportando nella pratica tutti i necessari accorgimenti per garantire l’obiettivo più importante: la nanna sicura.

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Fonti:

  1. Buswell SD, Spatz DL. J Pediatr Health Care. 2007 Jan-Feb;21(1):22-8.
  2. Per loro è meglio. Opuscolo informativo a cura del Ministero della Salute.
  3. Safe Co-sleeping Guidelines. Linee guida per il sonno sicuro degli infanti a cura dell’Università di Notre Dame.

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Articolo pubblicato da Redazione

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