Tempo Libero 17 Marzo 2017

I giochi del bambino di 4-6 mesi

I giochi del bambino di 4-6 mesi

Il suo sviluppo psicomotorio incalzante lo porta da una condizione di immobilità alla capacità di stare seduto, prendere oggetti e portarli alla bocca, esplorare fisicamente e interagire con l’ambiente esterno.

I Consigli

Nei primi 6 mesi di vita il bambino si trasforma quasi quotidianamente, il suo sviluppo psicomotorio incalzante lo porta da una condizione di immobilità alla capacità di stare seduto, prendere oggetti e portarli alla bocca, esplorare fisicamente e interagire con l’ambiente esterno.

Quindi anche la capacità di mantenere la giusta concentrazione per un periodo superiore a pochi secondi, l’interesse e l’attrazione per oggetti colorati, sonori e in movimento evolve gradualmente.

Per questo motivo si parla di sviluppo psico-motorio, perché il bambino sviluppa la capacità di ‘vivere’ profondamente l’ambiente in modo correlato alla sviluppo del corpo, neurologico e motorio.

I giochi più adatti tra i 4 e i 6 mesi

Adesso finalmente il vostro piccolo può mantenersi seduto, afferrare oggetti, verso i 6 mesi iniziare anche a gattonare, quindi la sua capacità di gioco cambia enormemente.

Per stimolare il suo sviluppo cognitivo, è utile fornire al bimbo giocattoli che lo aiutino a scoprire il rapporto causa-effetto nella realtà, ad esempio fornirgli un sonaglino affinchè scopra che tra lo scuotere ed il rumore prodotto c’è un nesso, oppure che se nasconde un oggetto nella sua mano, questo scompare alla sua vista.

Un grande interesse è rivolto dal bimbo ai colori e oggetti in movimento, quindi i giochi quali ‘le famose apine’ fissate sulla sdraietta o un piccolo pupazzo (senza parti che si possono staccare!) colorato e morbido lo stimolano in modo efficace. Il piccolo riconosce i volti e reagisce ai suoni, quindi è il momento giusto per relazionarsi a lui/lei in modo più completo: anche se il bimbo non comprende il linguaggio verbale, inizia a rispondere al linguaggio non verbale, cioè tono della voce e mimica facciale. Parlate, sorridete, cantate e rivolgetegli sguardi interessati, la relazione così si stabilisce sempre più forte e coerente.

Quando il bimbo è capace di fare dei piccoli movimenti da disteso, allora potete organizzare un piccolo angolo del gioco dove, preparato un tappeto di gomma sul quale collocarlo, potrà muoversi per afferrare e rotolare. Sul tappetino potrete lasciare piccoli giochi come sonaglini o oggetti che il bimbo può portare alla bocca senza rischi( niente pupazzi con parti staccabili, oggetti troppo piccoli che potrebbe ingoiare). Da disteso il bimbo si sforzerà per muoversi, facendo così un sano movimento, ed eserciterà la sua curiosità, attraverso le mani e la bocca. Avanti tutta con giochi colorati e sonanti, libretti morbidi per aumentare l’esperienza tattile, palle morbide da afferrare e lanciare per scoprire il movimento degli oggetti, ma anche leggere delle storie musicali, per stabilire un contatto diretto con il bambino, abituandolo all’oggetto e ottenendo la sua attenzione con gli effetti sonori.

Da non usare: telefonini per intrattenerli, la visione non è chiara e il bimbo finirà per affaticarsi; non è un gioco, bensì un ‘tranquillante’ che non ha alcun intento formativo.

Anche il famoso ‘girello’ è da evitare, il bambino messo in posizione eretta, tende a camminare usando le punte dei piedi e sporgendo il bacino in avanti, una posizione decisamente scorretta e quindi non adatta ai primi passi. 

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Articolo pubblicato da Redazione

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