Igiene e prime autonomie: crescere passo dopo passo

Accompagnare un bambino nel raggiungimento delle prime autonomie quotidiane è una delle avventure più importanti dell’infanzia. Lavarsi le mani, spogliarsi o imparare a mettersi il pigiama da soli sono dei veri e propri traguardi che rafforzano la fiducia nelle proprie capacità e per questo preparano alla vita.
Perché è importante sviluppare l’autonomia nell’igiene?
Oltre ad essere una tappa quasi obbligata del percorso educativo, stimolare i propri bambini a compiere da soli piccole operazioni di igiene quotidiana è uno dei percorsi per il raggiungimento di una autonomia più piena e di uno sviluppo armonico. Le principali tappe che si raggiungono nell’acquisizione delle prime autonomie riguardano:
Lo sviluppo cognitivo e motorio: Ogni gesto, come aprire il rubinetto o infilarsi le maniche, è un esercizio di coordinazione e concentrazione.
La costruzione dell’autostima: Il bambino sente di essere capace e utile. Anche dire “mi sono lavato da solo!” diventa un motivo d’orgoglio!
La cognizione della routine : Quando certe azioni diventano abitudini, il bambino impara a riconoscerle come tali e nella routine ritrova calma, serenità e consapevolezza.
Quali tappe possiamo aspettarci, e quando?
È sempre importante ricordare che non esistono regole universali e che ogni bambino ha i suoi tempi, ma in linea generale possiamo riassumere le tappe dell’autonomia in questo modo:
Età | Possibili autonomie che il bambino raggiunge |
2 anni | Lavarsi le mani con aiuto, iniziare a usare il vasino, togliersi i vestiti semplici |
3 anni | Spazzolare i denti con supervisione, vestirsi con aiuto, asciugarsi le mani |
4-5 anni | Usare il bagno in autonomia, pulirsi dopo i bisogni, scegliere e indossare i vestiti |
6 anni | Fare la doccia con minima assistenza, pettinarsi, mantenere ordinata la propria zona |
Creare un ambiente domestico che sia di supporto al bambino affinché possa mettere in pratica quelle piccole azioni di igiene personale è molto importante, soprattutto dal punto di vista della sicurezza. Quali possono essere alcune idee pratiche, ma sicure?
- Rendi i luoghi dell’igiene accessibili
Usa sgabelli sicuri, asciugamani a portata di mano, spazzolini con manico anatomico.
- Crea una routine visiva
Una piccola tabella illustrata (es. “prima usiamo il vasino, poi ci laviamo le mani, infine usiamo lo spazzolino”) aiuta i più piccoli ad orientarsi.
- Loda i tentativi, non solo i risultati
Anche se si mettono il pigiamino storto o fanno un lago in bagno, ricordiamo sempre che i nostri piccoli stanno imparando. Lodarli ed esclamare “Ottimo lavoro!” vale tanto per la loro autostima.
La ricerca dell’autonomia può essere un percorso lungo, soprattutto perché si conquistano piccoli traguardi alla volta. Questo lento procedere, naturale per i bambini, può però rivelarsi un po’ frustrante per i genitori che sono alle prese con mille altre incombenze e sempre di fretta. Attenzione quindi ad evitare di cadere in questi semplici errori:
- Fare tutto al posto loro per comodità
Immaginate che al mattino siamo in ritardo per andare al lavoro e che il piccolo debba ancora lavarsi i denti: la tentazione di prendere quello spazzolino e lavarli velocemente è fortissima! A volte non possiamo davvero aspettare i tempi dei bambini, tuttavia, lasciar loro il giusto tempo è un investimento sul lungo periodo.
- Pretendere troppo, troppo presto
L’autonomia cresce con la fiducia, non con la pressione. Ogni piccolo progresso va celebrato, senza confronti.
- Punire i fallimenti
Se un bambino si dimentica di lavarsi le mani o combina un pasticcio, trasformiamolo in un momento educativo, non punitivo. - Ricorda: autonomia non significa "da solo sempre". Significa "fare da sé con fiducia, sapendo che l’adulto è vicino, se serve, quando serve". La nostra presenza deve essere affettuosa e rassicurante, mai invadente
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Sono la mamma di Emanuele (6 anni) e Valerio (1 anno), Biologa, laureata in Biotecnologie Mediche nel 2007 con tesi sperimentale sul ruolo degli acidi biliari nella patogenesi dell’enterocolite necrotizzante del neonato. Dal 2008 al 2009 ho lavorato presso il Consorzio Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro (CH), e dal 2009 al 2017 presso l’Istituto di Biochimica delle Proteine (IBP) del CNR (NA). Nel 2011 ho vinto una Borsa di Studio FIRC (Federazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) e nel 2013 ho conseguito il titolo di Ph.D, rilasciato dall’Open University di Londra, sotto la supervisione dell’Università di Bristol. Durante gli anni di ricerca, ho pubblicato molti lavori scientifici ed ho sempre partecipato come tutor ai programmi di divulgazione Scientifica rivolti alle scuole. Dal 2017 ho trasferito le mie competenze nel campo dell’industria farmaceutica, occupandomi di Direzione Scientifica ed Affari Regolatori presso Sterilfarma. Nel 2023 ho conseguito l'attestato per il corso di formazione in Medical Writing: comunicare contenuti in medicina. Continuo ad occuparmi di divulgazione scientifica, scrivendo articoli informativi sui temi della nutrizione neonatale ed infantile per le riviste Salutare e Baby Magazine.
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