Mamme e neonati 30 Dicembre 2020

Cambio pannolino: Quando (ogni quanto) farlo e pratici consigli

Cambio pannolino: Quando (ogni quanto) farlo e pratici consigli

State per diventare genitori e i dubbi legati al momento del cambio del pannolino sono assolutamente inevitabili. In questo post vogliamo fornirti qualche utile suggerimento su:

  • Ogni quanto cambiare il pannolino del neonato
  • Le fasi del cambio pannolino
  • Come e quando usare talco e salviette
  • Consigli per calmare il neonato durante il cambio

Quante volte cambiare il pannolino ai neonati?

Durante i primi mesi di vita del bambino i cambi sono molto frequenti. Ci sono neonati infatti che evacuano dopo ogni poppata, arrivando così a sporcare anche più di 10 pannolini al giorno. Con il tempo i bisogni e le esigenze tendono ovviamente a stabilizzarsi, e i cambi si riducono a circa 5 al giorno.

In genere si consiglia di cambiare il supporto almeno una volta nelle fasi principali della giornata: mattina, pomeriggio (meglio due!) e sera, prima di andare a dormire.

Ogni quante ora bisogna cambiare il pannolino?

Non esiste una risposta definitiva in merito. La più ovvia sarebbe di cambiarlo ogni volta che il bebè è sporco, anche solo di pipì. È consigliato cambiare il pannolino circa ogni 3-4 ore, anche se noti non essere particolarmente bagnato.

Ricorda: asciutto non vuol dire pulito! Cambi frequenti a intervalli regolari, garantiscono igiene e pulizia alle parti genitali del tuo bambino, che sono particolarmente delicate e soggette a irritazioni. Se ti accorgi invece che il bimbo ha fatto la pupù, inutile dire che bisogna cambiarlo nell’immediato.

E la notte? In questo caso facciamo un’eccezione per favorire il sonno del piccolo...e dei genitori! I pannolini odierni hanno una buona resistenza e trattengono per ore in maniera molto efficace, quindi se il bambino ve lo permette, approfittate per riposare e ricaricare le energie!

Cambio del pannolino in 5 step

  • Lavati bene le mani e adagia il piccolo sul fasciatoio (va bene anche il letto o un mobile con materassino che attutisca eventuali colpi del bebè)
  • Slaccia il bodino e arrotola il tessuto in modo da non farlo scivolare durante il cambio.
  • Slaccia il pannolino ma non rimuoverlo. Se le feci sono abbondanti può infatti tornarti utile per eliminare l’eccesso. Soprattutto durante i primissimi mesi di vita del neonato, è consigliato l’uso di dischetti in cotone per pulire il bambino nell’immediato, prima di lavarlo con acqua.
  • Asciuga bene. Per prevenire eventuali arrossamenti, applica una crema cambio lenitiva e protettiva. Se invece noti dei lievi rossori, si consiglia l’applicazione di un prodotto a base di ossido di zinco, per almeno 3-4 giorni. In questi casi inoltre, così come consigliato nell’Opuscolo del Ministero della Salute “Quando nasce un bambino”, è spesso sufficiente se le condizioni ambientali lo consentono, detergere e asciugare delicatamente la zona arrossata e lasciarla esposta alla circolazione d’aria mediante l’uso di un pannolino applicato in modo ampio e molto largo, oppure ponendo per qualche ora il neonato a pancia in giù adagiato su un pannolino “aperto” per raccogliere eventuale pipì. Se nonostante gli accorgimenti, la situazione non migliora, contatta il Pediatra perché potrebbe trattarsi di infezioni come la Candida.
  • Rimetti il pannolino. Alza leggermente il sederino del bebè, infila il pannolino e richiudi bene le alette. Fai attenzione che non sia né troppo stretto né troppo largo, perché non assolverebbe alla sua funzione.

Se ti è utile, guarda il Video su come cambiare il pannolino.

Si può usare il talco sulla pelle del bambino?

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Sì. Il talco finemente micronizzato non ostruisce i pori della pelle permettendo la naturale traspirazione. Aiuta a togliere l’umidità dopo il bagnetto e al cambio del pannolino e non fa danni sulla pelle se impiegato con moderazione.

Ciò a cui bisogna prestare attenzione è non rovesciare con troppo vigore il barattolo, in quanto la polvere potrebbe essere inalata dal bambino. Meglio quindi porre una piccola quantità di prodotto sul palmo della mano per poi distenderla sul sederino e nelle pieghe dell’inguine del bebé.

Il talco aiuta anche contro la sudorazione eccessiva, soprattutto nelle pieghe delle gambe e delle braccia e sotto le ascelle.

Quando non usare il talco? In caso di:

  • Dermatite da pannolino e pelle molto irritata, perché potrebbe peggiorare la situazione.
  • Esposizione ai raggi solari: perché potrebbe favorire la comparsa di macchie cutanee.
  • Bambino asmatico: in quanto polvere, potrebbe scatenare una crisi.

L’uso delle salviette detergenti è consigliato?

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Sì, purché non sostituiscano l'uso dell'acqua corrente, non contengano alcol e parabeni e siano caratterizzate da una composizione a base di ingredienti quanto più naturali possibili dalle caratteristiche anche lenitive ed emollienti, come la camomilla, olio di mandorle e aloe vera, in grado di alleviare gli arrossamenti da pannolino e prevenire le irritazioni.

Come calmare il bambino al cambio del pannolino?

È abbastanza frequente che il piccolo possa spazientirsi durante il cambio. Ragion per cui è fondamentale non lasciarsi prendere dall’ansia di fare tutto troppo in fretta, con il rischio di non pulire e asciugare il bebè in maniera adeguata.

Trasformare il momento del cambio in una fase ludica è molto importante, in quanto favorisce non solo la serenità del neonato ma anche del genitore.

I bambini amano la routine, quindi creare delle abitudini anche durante questi momenti della giornata, è sempre un’ottima soluzione. Canta delle canzoncine o recita delle filastrocche, porta con te il suo peluche preferito o poni sul fasciatoio dei giochini che attirino la sua attenzione, in linea con la sua fascia di età.

Parola d’ordine: organizzazione. Un conto è fare le cose di fretta, l’altra è avere tutto l’occorrente a portata di mano! Pannolini, salviettine, dischi di cotone, asciugamano, pasta cambio, bodino ed eventuali cambi d’abbigliamento: tutto deve essere al suo posto!

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Articolo pubblicato da Redazione

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