Salute e benessere psicofisico 21 Febbraio 2022

Neonati e sonno agitato: cosa fare?

Neonati e sonno agitato: cosa fare?

I neonati affrontano, nel corso del loro sviluppo, periodi di progresso e altri di regressione. Ciò accade anche quando si parla del sonno.

Pertanto, potremmo avere delle fasi in cui il nostro bambino dorme tranquillo e altre fasi in cui il sonno appare più agitato, con risvegli frequenti, talvolta accompagnati da pianto.

Ecco un una piccola guida su come comportarsi nei periodi in cui il neonato appare più inquieto durante il sonno.

Capire la causa dell’agitazione: scoprire i sintomi che disturbano il sonno

Tra gli attributi che spesso vengono dati al bambino che non dorme si sente spesso dire: “È nervoso”. In realtà, le fasi del sonno del neonato sono diverse da quelle di un adulto.

Questo concetto, che sembra quasi banale rimarcare, è fondamentale. Il neonato, infatti, passa in maniera molto rapida dal sonno pesante al sonno leggero, e proprio in questo passaggio, la continuità del sonno può essere minata.

Ecco a cosa bisogna essere attenti per eliminare alcune delle cause che possono rendere il sonno del neonato discontinuo e agitato.

Necessità fisiologiche e condizioni ambientali: quali possono essere le principali cause dei risvegli notturni

Quando parliamo di bambini molto piccoli, le cause principali di risveglio spesso possono essere legate a necessità fisiologiche come per esempio la fame.

Nei neonati, sia allattati al seno che allattati in maniera artificiale, si può verificare che anche nel corso della notte si possa far largo un languorino da colmare.

In tal caso, sotto consiglio del pediatra, si può rivedere la distribuzione delle poppate per cercare di armonizzare al meglio le necessità del bambino e quelle di riposo dei genitori.

Un altro fastidio molto comune è derivato dal pannolino bagnato e può quindi essere una causa di risveglio. Una volta risolto il problema il sonno del bambino dovrebbe tornare a essere tranquillo. 

È consigliabile procedere al cambio del pannolino prima di addormentarsi, soprattutto se il bambino deve effettuare l’ultima poppata, così da avere un periodo di sonno continuato più lungo.

Altri fattori possono essere rappresentati dalle condizioni ambientali: la stanza è troppo calda e il bambino è vestito con un pigiama troppo pesante oppure essere troppo coperto. Al contrario nei mesi più freddi ci potrebbe essere il problema opposto.

Verificare la temperatura della stanza e coprire o scoprire il bambino in maniera consona in base al periodo dell’anno e in base al clima indoor presente nella propria abitazione.

Disturbi del sonno: quando consultare il pediatra?

Il pediatra va consultato quando si sospetta che ci possa essere un fastidio. Magari il bambino non riesce a riposare neanche negli altri momenti della giornata, o lo fa per periodi troppo brevi rispetto alle sue reali necessità.

Infine, un altro problema molto comune riscontrato è dovuto alla fase di dentizione in cui le gengive sono dolenti e possono disturbare il sonno.

In questi casi si può usare un prodotto che forma una barriera protettiva sulle gengive così da prevenire arrossamenti ed irritazione, dando sollievo e freschezza.

L’importanza dei sonnellini e della routine quotidiana

Quando si parla di sonno è importante instaurare, fin da quando sono neonati, una routine che possa facilitare il bambino nell’addormentarsi.

Abbiamo già parlato dell’importanza del riposo pomeridiano nell’articolo dedicato a bimbi e sonnellini e di quanto sia importante un oggetto di transizione, il canto delle ninna nanna o della lettura ad alta voce per accompagnare il bambino verso il sonno. Tuttavia, non sempre questo basta.

Sappiamo che questo momento nel corso della crescita subisce dei mutamenti importanti, con le ore di sonno che diminuiscono a fronte di una maggior attività.

Se, però, notiamo che il bambino non riesce a riposare, possiamo valutare con il pediatra la somministrazione di un integratore a base di Vitamina B5 che aiuta a normalizzare il sistema nervoso e le attività della sfera psicologica.

Se la routine non basta per garantirsi un sonno tranquillo?

Quando il bambino ha un sonno agitato e ha risvegli continui allora è il caso di valutare con il pediatra se sussistono problemi come l’insonnia.

Tuttavia, è necessario instaurare abitudini alimentari e comportamenti corretti, come non esporre il bambino a immagini troppo colorate e a non abusare dei dispositivi come smartphone e tablet prima del riposo notturno.

Qualora il sonno agitato del bambino causi malessere fisico e impossibilità di riposare anche per i genitori, allora si può valutare con il pediatra la somministrazione di un prodotto specifico per il sonno dei neonati e bambini. Nel dettaglio, RipoSì® notte è un integratore alimentare a base di Vitamine del complesso B, Acido Folico e Melatonina, che consente di ridurre il tempo in cui il bambino arriva ad addormentarsi. 

Può essere utile per il corretto funzionamento del sistema nervoso, permettendo al bambino di avere un sonno continuo e tranquillo.

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Articolo pubblicato da Redazione

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